La necessità è stata manifestata da anni, ma per lungo tempo è rimasta inascoltata. La possibilità per Montepaone di adeguare le condotte fognarie alle esigenze attuali era rimasta arenata nel diniego del finanziamento chiesto alla Regione Calabria, che aveva supportato economicamente i Comuni in infrazione di cui quello del sindaco Mario Migliarese non faceva parte. Adesso si apre però una nuova strada che sembra essere quella giusta per sostituire condotte vetuste e sottodimensionate alle necessità del territorio. «Nel 2003 – spiega il sindaco Migliarese – il Commissario per l’emergenza ambientale aveva stabilito che il nostro depuratore servisse i comuni contermini. Ne aveva la capacità e in realtà ancora oggi risulta sottoutilizzato. Nessuno però si era preoccupato di prendere in considerazione la situazione delle condotte troppo piccole per accogliere i reflui di Montepaone, Montauro Stalettì, Gasperina e Petrizzi». Una storia comune a molti paesi ionici, nati con condotte pensate per il numero di abitanti di 40 anni fa che è nettamente differente da quello odierno, in cui l’adeguamento degli impianti non ha seguito il passo con l’espansione urbanistica.
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