L’atto aziendale lo prevede e il commissario del “Mater Domini” ci crede: «La Pediatria universitaria lascerà il “Pugliese-Ciaccio” per essere allocata al campus». Dopo le polemiche sorte rispetto all’ultima riunione che sulla questione si è recentemente svolta in Regione, a smorzare le polemiche alimentate dai pediatri è proprio Giuseppe Giuliano che di quell’incontro dà una lettura decisamente più possibilista. Non vede ostacoli al trasloco e di parole parla di «procedimento già avviato che non contempla problemi tecnici o procedurali». Di certo, c’è che lui le richieste le ha avanzate in maniera netta e per tempo mettendo per iscritto, già un mese fa, la necessità di attivare sei posti letto a ciclo continuo e due a ciclo diurno di Neuropsichiatria infantile. Sarebbe l’unica realtà di questo genere presente in Calabria e Giuliano non sembra avere alcuna intenzione di rinunciare a una sfida legata a doppio filo proprio al trasferimento della Pediatria universitaria a Germaneto. La Neuropsichiatria infantile è, infatti, da intendere come Struttura semplice che senza la Pediatria non potrebbe restare in piedi, ma che di contro può già contare sulle competenze multidisciplinari e multiprofessionali. Si tratterebbe dunque di un’altra sfida da concretizzare per ridurre la mobilità sanitaria. Il disegno targato Giuliano peraltro è ancora più ampio e punta dritto a riportare al campus non soltanto Pediatria, ma anche Chirurgia toracica nonché Ginecologica e Ostetricia. Il commissario parla, in effetti, di «processo fisiologico» che stroncherebbe accordi fatti quando il policlinico era circoscritto a Villa Bianca. Sì, perché, con lo sviluppo del campus, l’Azienda ospedaliero-universitaria non ha più problemi di spazio. Arriva anche da qui il rilancio dell’idea di realizzare un Pronto soccorso tematico che metterebbe il “Mater Domini” nelle condizioni di superare pure l’unico vero vincolo che al momento imbriglia Ginecologia e Ostetricia nei locali messi a disposizione dall’Ao “Pugliese-Ciaccio”. La linea Giuliano si conferma dunque espansiva e tra gli obiettivi torna alla ribalta pure la riapertura di Radioterapia, reparto per il quale - ha voluto sottolineare il commissario - «basterebbe riportare alla funzione originaria due bunker».