Catanzaro, professioni sanitarie: Magna Graecia al top. I decreti ministeriali escludono tagli
Confermati tutti i posti richiesti. I decreti ministeriali che definiscono gli accessi ai corsi di laurea triennali e magistrali delle professioni sanitarie nonché quello che stabilisce gli ingressi dedicati al corso di laurea magistrale in Odontoiatria e protesi dentaria premiano il capoluogo di regione ed escludono l’Università Magna Græcia da sforbiciate e cambi di programma. Anzi. L’ateneo targato Giovambattista De Sarro si lascia pure alle spalle la decurtazione dei 17 posti che l’anno scorso si registrò non senza disappunto per quel che concerne il corso di laurea in Fisioterapia. Catanzaro torna così ai 75 posti di due anni fa e riguadagna il terreno perduto per una scelta ministeriale che azzera i tagli di un anno fa e che nei fatti accoglie totalmente le obiezioni poste dal rettore nei giorni di una decurtazione che a Catanzaro fece scalpore. D’altronde la pandemia da Covid-19 persiste e il rientro di quella che proprio Giovambattista de Sarro lesse come «nome stonata» conferma che non era poi così realistica una tesi improntata sulla convinzione che in Italia sarebbero serviti meno fisioterapisti. I dati di quest’anno fanno anzi registrare una svolta netta sancita da un ministero che sembra aver sposato con la fermezza dei numeri proprio la lettura del numero uno dell’Università Magna Græcia ancora pienamente convinto di un ragionamento in base al quale la domanda di fisioterapisti è da considerarsi crescente anche al fine di garantire il supporto necessario ai pazienti costretti a letto proprio dal Covid. Leggi l'articolo completo nell'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro