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Pizzo, "ancora concreto il rischio di interferenze della ’ndrangheta"

Le motivazioni alla base della proroga dello scioglimento del Consiglio per altri 6 mesi

La sede del Comune di Pizzo

Dietro la proroga di ulteriori sei mesi dello scioglimento del consiglio comunale, c’è una corposa relazione della commissione straordinaria cui è stato affidato l’Ente. Oltre 50 pagine, corroborate dalla relazione del Prefetto di Vibo che evidenziava come «l’avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalità, nonostante i positivi risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, non può ritenersi conclusa».
Motivazioni condivise nella riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del procuratore della Repubblica di Vibo, e del rappresentante della Dda di Catanzaro. Dunque, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha poi acquisito e “sintetizzato” il tutto per trasmetterlo al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, perché il cammino avviato lo scorso 28 febbraio 2020 non ha ancora completato l’azione di recupero e risanamento delle istituzioni locali dai condizionamenti da parte della criminalità organizzata. La proroga è stata concessa per consolidare i risultati raggiunti, oltre a seguire le attività ancora in corso, scongiurando condizionamenti o forme di ostruzionismo, puntando ad una maggiore qualità ed efficacia dell’azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalità organizzata.

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