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Catanzaro, l'addio di Abramo a Simona Cavallaro: “Una carezza a coloro che le volevano bene”

Oggi i funerali della povera ragazza sbranata da un branco di cani

“Morire a vent'anni non è per niente naturale per qualunque motivo ciò accada. Morire a questa età per essere stata aggredita in un bosco, durante una serena passeggiata, da un branco di cani randagi è qualcosa di così assurdo che rende impossibile trovare le parole per commentare un dolore che non conosce misure”.

Lo afferma il presidente della Provincia e sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, nel giorno dell’ultimo saluto alla povera Simona.

“Dal giorno del drammatico accaduto, tutti noi – continua -, credo nessuno escluso, ci siamo immedesimati nei panni della mamma, del papà, dei parenti e degli amici più stretti a cui un destino aberrante ha tolto la gioia di continuare a vedere il sorriso di Simona, ha negato la felicità di trascorrere del tempo con lei, di vederla crescere e realizzare i suoi sogni, di osservare i suoi occhi sognanti mentre pensa alla sua vita futura. Trovare in questo momento le parole giuste che possano rendere un po’ di sollievo è un’arte impossibile. L’inspiegabile morte di Simona non dà e non darà pace ai suoi cari, ma un dolore sordo ha invaso tutti, rimbombando nello stesso istante nei diversi angoli delle nostre città e della nostra Calabria. Un abbraccio collettivo, pieno di affetto, di comprensione e di estremo amore, ha stretto la sua mamma, il suo papà e il suo bel fratello”.

“Personalmente – conclude Abramo -, voglio rivolgere una carezza a tutti coloro che volevano bene alla giovanissima Simona, incapace di esprimere una parola consolatoria nei loro confronti perché un senso a quello che è accaduto non c’è”.

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