Brutta disavventura per una comitiva di una decina di fedeli di Dasà recatasi in pellegrinaggio a Medjugorie. Una componente della stessa, infatti, prima del rientro è risultata positiva al Covid, rimanendo bloccata nella struttura ricettiva che ospitava il gruppo. Meglio è andata in un primo momento agli altri fedeli, tra cui il parroco, don Bernardino Comerci, per i quali il riscontro al test effettuato in terra straniera è stato negativo, permettendo ai medesimi il rientro in paese, dove da sabato hanno dovuto sottoporsi a quarantena e test antigenici, i risultati dei quali sono arrivati ieri, sentenziando la positività del solo sacerdote, che starebbe accusando anche dei sintomi. Più nel dettaglio i membri del gruppo avevano programmato il viaggio dal 23 al 28 agosto, partendo in autobus dopo aver effettuato il tampone necessario per ottenere il green pass. La negatività dei test aveva permesso a tutti di partire per la località nota per le apparizioni mariane. Cosa avvenuta, con grande fede e magari una forte voglia di chiedere un’intercessione alla Madonna per bloccare il diffondersi del virus. Preghiera, evidentemente, mal interpretata, poiché, come detto, ulteriori test hanno dato verdetto positivo per una partecipante, costretta a rimanere bloccata in hotel, dove, da quanto si è appreso, dovrà fermarsi a proprie spese, ricevendo solo i pasti da una organizzazione umanitaria. Si spera che le sue condizioni migliorino e possa rientrare celermente a Dasà. Come si spera che i tamponi molecolari, che l’Asp effettuerà probabilmente nella giornata oggi, smentiscano l’esito dell’antigenico del giovane prete e confermino invece quelli degli altri compagni di viaggio.