Si apre un mese decisivo per il porto cittadino, sia a breve che a medio-lungo termine. Sono due i filoni che riguardano l’opera, uno a carattere più gestionale l’altro che invece guarda a una prospettiva di ampliamento e potenziamento. Quelli relativi a pontili e completamento sono in effetti i principali aspetti dei quali si è dibattuto negli ultimi mesi e non solo, considerando che degli interventi da 20 milioni di euro si parla ormai da anni. Il capitolo più fresco è quello relativo alla gestione degli ormeggi galleggianti, nel quale un’ampia parte è stata giocata dagli aspetti penali relativi al sequestro dei pontili della Navylos srl ancora installati nei due specchi d’acqua del porto ma inutilizzabili perché messi sotto chiave dalla magistratura a causa di una presunta carenza di certificazioni. Sul crinale della loro rimozione (mai avvenuta) e del prolungamento della concessione fino al 2033 (anche questo mai concesso) si è giocata una lunga disputa davanti alla giustizia amministrativa nei mesi passati tra Comune e Navylos, conclusasi a favore di Palazzo De Nobili. Ma non per questo la situazione si è sbloccata. Infatti, il nuovo bando pubblicato per affidare la gestione dei due specchi d’acqua suddivisi in lotti separati è finito in un nulla di fatto: entrambi gli aggiudicatari dei rispettivi lotti (Navylos e Bay What srls) si sono visti revocare in autotutela l’aggiudicazione, in sostanza per carenza dei requisiti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro