Il rischio è noto da tempo e ora c’è anche un precedente. La vicenda di una signora originaria di Serra San Bruno, per la quale era stato avviato (con tanto di sedazione e incisione) un intervento nella sala operatoria dell’ospedale di Soverato, bloccato per il malfunzionamento di un macchinario, continua a far discutere. L’evento in sé basta da solo a indignare gli utenti, ma sono i retroscena a far irrigidire le posizioni del personale sanitario che chiede sicurezza per i propri pazienti. A bloccarsi era stato un amplificatore di brillanza, strumento usato per effettuare delle radioscopie. I tecnici che ne hanno in carico la manutenzione lo hanno riparato, ma le condizioni di una strumentazione datata non possono far escludere altri problemi. “Serve un muletto” spiegano i sanitari supportati dal referente del sindacato Nursind, Filippo Forti che aveva reso nota la vicenda, per poter dare avvio a nuovi interventi sospesi insieme ai ricoveri nelle more di avere maggiori certezze. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro