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Campo rom di Lamezia, riunione in Prefettura per la definitiva dismissione

Il campo rom di località Scordovilo a Lamezia Terme

La definitiva dismissione dell'accampamento rom di Lamezia Terme da realizzarsi con una sene progressiva di azioni preparatorie differenziate tra quelle immediate e già in corso, quelle di imminente esecuzione e quelle a medio termine. È stato questo l'obiettivo della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuta nella giornata odierna (7 settembre 2021) nella Prefettura di Catanzaro,  sul tema del "Campo Rom di Scordovillo" di Lamezia Terme. All'incontro hanno partecipato il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, i vertici delle magistrature requirenti di Catanzaro e Lamezia Terme, il Commissario prefettizio di Lamezia Terme, il Questore di Catanzaro ed i Comandanti provinciali delle Forze di polizia nonché il delegato Aterp per l'edilizia popolare. Al centro del confronto - e sulla base di intese raggiunte nel corso di una prima riunione tenutasi in data 22 luglio scorso, a pochi giorni dal rogo sprigionatosi a ridosso del campo - i lavori di aggiornamento concernenti l'elaborazione di un piano di progressivo superamento del campo. Ciò nella consapevole ineludibilità di un approccio che preveda il coinvolgimento dei diversi livelli istituzionali e ferme restando le prerogative dell 'Autorità giudiziaria.

Tra le prime si annovera, nel potenziamento del momento preventivo, una rimodulazione dei servizi di sicurezza rimessi alle Forze di polizia, attuata ali ' indomani del rogo del 14 luglio scorso ed il ripristino dell ' impianto di videosorveglianza a supporto ed orientamento dell'azione di controllo e di contrasto delle Forze dell 'ordine. li Prefetto di Catanzaro a comprova del rinnovato impegno interistituzionale diretto a superare le storiche criticità che investono tale degradata forma di insediamento ha informato il consesso della devoluzione di un contributo assistenziale straordinario reso disponibile dal Ministero dell'Interno a favore del Comune di Lamezia Terme per gli interventi di recupero ambientale e di integrazione sociale pari a 500.000 euro. Sul piano delle azioni amministrative già portate a termine risulta che il Comune di Lamezia Terme abbia proceduto a rimuovere le carcasse delle auto abbandonate lungo la cintura dell'accampamento e a ripulire i terreni adiacenti, nel duplice fine di contenere ulteriori pericoli di innesco e di consentire una prima differenziazione tipologica dei rifiuti dispersi. Risulta ancora completato un intervento sulla recinzione, nel tempo manomessa, che separa il campo dall'Ospedale cittadino per arginare ogni indebita intrusione o interferenza con i servizi ospedalieri. La bonifica più estesa della zona resta parte di un più esteso quadro di impatto ambientale del fenomeno dei rifiuti abbandonati, propedeutico al "piano di caratterizzazione" che, per enunciazione normativa, rimane lo strumento principale per ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali - suolo, acque sotterranee e superficiali - una volta completata la misurazione dei livelli delle concentrazioni degli inquinanti. Tra le azioni messe a punto sotto il coordinamento degli uffici regionali competenti si collocano quelle del rilancio di esperienze inclusive delle comunità nomadi stanziali sul territorio muovendo dalla precisazione numerica delle presenze in forma stabile, della tipologia etnica, dei raggruppamenti familiari e dell'eventuale capacità reddituale su cui possa essere adattato, attraverso un' opera di mediazione sociale, un condiviso progetto integrativo che accompagni ed agevoli la fase del ricollocamento abitativo della popolazione nomade del Campo, per una duratura riqualificazione urbana dell'area.

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