Non ce l'ha fatta Giuseppe Sestito, detto Pippo, fratello della consigliera comunale Raffaella, a seguito dell’aggressione subita qualche giorno fa nel centro ippico "Valle dei Mulini" da parte di un cittadino pakistano. Le sue condizioni erano apparse subito gravi e qualche ore fa si è spento all’ospedale "Pugliese". Adesso il suo aggressore è accusato di omicidio. I fatti risalgono a due giorni fa: quando la rissa ha provocato un bilancio pesantissimo con due uomini in gravissime condizioni (uno dei due era appunto Sestito), mentre una donna di 48 anni è rimasta ferita in modo lieve. A scatenare il terrore un cittadino pakistano di 28 anni che si trova in arresto piantonato in ospedale dove è stato ricoverato anche lui per trauma cranico e la frattura di un braccio. I testimoni hanno raccontato di una discussione divenuta sempre più accesa tra il cittadino straniero e due dei suoi datori di lavoro membri di una società dilettantistica di ippica. Avrebbero rimproverato il giovane per alcuni lavori mal realizzati, forse ci sarebbe stata qualche offesa. Ma i toni si sarebbero subito alzati in una spirale di violenza imprevedibile. Tra le urla il 28enne avrebbe afferrato una zappa con il manico di legno e avrebbe iniziato a colpire i due sessantenni che non sarebbero riusciti a proteggersi dai colpi sferrati che li hanno raggiunti al torace e al capo. La famiglia di Sestito ha autorizzato l’espianto degli organi, che avverrà questa sera.
Il cordoglio
“Sono profondamente addolorato e dispiaciuto per la scomparsa di Giuseppe Sestito in seguito alle gravissime ferite riportate per la feroce aggressione subita giovedì alla Valle dei Mulini”.
Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo che ha voluto rivolgere il proprio cordoglio alla famiglia Sestito: “A Raffaela, con la quale stiamo condividendo un percorso da amministratori, e a tutti i suoi famigliari, invio un fortissimo e sentito abbraccio pur nella consapevolezza che questo dolore sarà impossibile da superare”.
“Rivolgo una preghiera all’altra persona rimasta gravemente ferita e ancora ricoverata in ospedale in gravi condizioni, che spero possa salvarsi. Allo stesso tempo non posso che sottolineare la mia estrema fiducia nell’operato degli inquirenti, che sapranno fare piena luce su questa tristissima vicenda che ha scosso noi tutti”.
Il gruppo comunale di Forza Italia ha espresso cordoglio per la morte di Giuseppe Sestito. "Apprendiamo con sconcerto e dolore la notizia della morte di Giuseppe Sestito, fratello della collega consigliera comunale Raffaella, a seguito della tragica rissa verificatasi nei giorni scorsi al centro ippico Valle dei Mulini. Rivolgiamo le più sincere condoglianze alla famiglia per la grave perdita e ci stringiamo attorno al dolore di Raffaella in questo momento difficile. Al tempo stesso, non possiamo non esprimere la più ferma condanna a qualsivoglia forma di violenza, inaudita e senza senso, che, come in questo caso, ha causato la morte di una persona. Ecco perché, sulla dinamica di quanto successo, le forze dell'ordine sono chiamate a fare luce, nella triste consapevolezza che la famiglia non potrà più riabbracciare il caro Giuseppe".
Catanzaro da vivere, pure a nome del consigliere Baldo Esposito, ha espresso “condoglianze sincere alla consigliera Raffaela Sestito, e a tutta la sua famiglia, per la tragica scomparsa del fratello Giuseppe. Siamo sicuri che Magistratura e Forze dell’Ordine faranno luce su una vicenda triste, dolorosa e assurda che ha lasciato attonita tutta la città. Giuseppe Sestito era una persona conosciuta e benvoluta da tutti, il nostro cordoglio rappresenta quello di tutta la città”.
Il gruppo consiliare Catanzaro con Abramo ha espresso "dolore e sgomento per la scomparsa di Giuseppe Sestito, fratello della collega Raffaella. Non ci sono parole per commentare questa triste notizia, nemmeno è possibile comprendere l'assurdità di quanto successo al circolo ippico valle dei Mulini con un'aggressione che ha causato l'irreparabile. Non sono bastate le cure in ospedale, Giuseppe non ce l'ha fatta e alla sua famiglia va tutta la nostra più sincera vicinanza, stigmatizzando il grave episodio di violenza che non trova alcuna giustificazione".