Ingressi scaglionati praticamente ovunque. È questa la regola anti-assembramento che tra una settimana andrà di scena anche a Catanzaro per l’avvio di un anno scolastico che si svolgerà in presenza e che, almeno al momento, non contempla la didattica a distanza. L’eccezione che conferma la regola si vedrà soltanto nelle classi con casi di positività al Covid-19 e negli istituti alle prese con carenze di spazi adeguati all’accoglienza di tutti gli iscritti. È, ad esempio, il caso dell’Istituto tecnico settore tecnologico “Scalfaro” ovvero della scuola con più iscritti di tutto il capoluogo di regione, alla quale però mancano otto aule. Ci sono 250 ragazzi senza casa, in sostanza, ed è per questo che il dirigente scolastico Vito Sanzo non potrà fare a meno della cosiddetta Dad, la didattica a distanza che comunque - è già certo - non riguarderà gli alunni delle prime classi. Saranno gli studenti più grandi a dover studiare ancora a casa per un paio di giorni a settimane. Tutto ovviamente cambierà quando la Provincia reperirà gli spazi che sta già cercando, ma il dirigente scolastico teme che «ciò non accadrà prima di Natale». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro