Lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio e falso ideologico. Sono le accuse contenute nella richiesta di rinvio a giudizio che il sostituto procuratore, Alessandro Rho, ha avanzato per le 9 persone coinvolte nell’inchiesta che, lo scorso 6 maggio, ha portato al sequestro di 18 bungalow in legno ma con base in calcestruzzo, realizzati a pochi metri dal mare all’interno del più ampio complesso turistico-ricettivo del “Lido degli scogli” in viale Magna Grecia. L’istanza è stata depositata nella cancelleria del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Crotone. Sono imputati come è noto: il committente degli interventi edili Massimo Sposato, che lo scorso luglio s’è visto rigettare dal Riesame la domanda di dissequestro delle strutture; Roberto Sestito, il rappresentante legale della “Sestito Giancarlo e figli Srl”, l’azienda che s’è aggiudicata l’appalto; i progettisti e direttori dei lavori che si sono succeduti, Salvatore Gaetano, Maria Paluccio e Francesco Scala; il tecnico comunale Francesca Iannice; l’allora dirigente del settore urbanistica dell’ente Elisabetta Dominijanni; l’ex responsabile dell’area lavori pubblici del Municipio, Gianfranco De Martino; e il responsabile unico del procedimento Gaetano Stabile. Devono rispondere, a vario titolo, delle accuse contestate, per fatti risalenti al periodo compreso tra il 2015 (data di avvio dell’iter per mettere in piedi le strutture) e il 2017 (quando vennero collaudati i lavori). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro