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Inchiesta sui pontili del porto di Catanzaro: sospeso il dirigente comunale Ottaviano

Per il legale rappresentante della società Navylos, Raoul Mellea, è stato disposto il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno

Oggi il personale della Polizia di Stato di Catanzaro ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa in data 20 settembre dal Gip del Tribunale di Catanzaro (Dr. Carè), su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro diretta dal Procuratore dott. Nicola Gratteri (Proc. Agg. Dr. Giancarlo Novelli e Sost. Proc.ri Dr.sse Stefania Caldarelli e Annachiara Reale), nei confronti di  Andrea Adelchi Ottaviano, dirigente del Settore Patrimonio e Provveditorato-Partecipate del Comune di Catanzaro nonché nei confronti di Raoul Mellea, legale rappresentante della società Navylos S.r.l., poiché gravemente indiziati, entrambi del reato di cui agli artt. 81 cpv., 110, 353 c.p. (turbata libertà degli incanti) e del reato di cui agli artt. 81 cpv., 110, 479 (falsità ideologica commessa dal p.u. in atti pubblici) in relazione all’art. 476 c.p. e infine, il solo Mellea del reato di cui all’art. 483 c.p. in relazione all’art. 76 D.P.R. 445/2000 (falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici).

Nello specifico sono stati applicati:
- la sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di 9 mesi a carico di Andrea Adelchi Ottaviano;
- il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di 1 anno a carico di Raoul Mellea.

Il provvedimento scaturisce dagli approfondimenti investigativi avviati dalla Squadra Mobile, con il concorso della Digos, relativamente alla regolarità della gara di appalto bandita dal Comune di Catanzaro per l’installazione e la gestione di pontili galleggianti per l’attracco di natanti da diporto nell’area portuale del quartiere Lido, che nel mese di luglio è stata annullata in autotutela con provvedimento del Comune.

In particolare l’indagine è stata finalizzata a verificare una possibile turbata libertà degli incanti e ha fatto emergere numerose irregolarità tra le quali:
- la dichiarazione, la cui veridicità è contestata dagli inquirenti, da parte di Mellea, all’atto di presentazione della istanza di partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica, del possesso dei requisiti finanziari e contabili di cui al codice degli appalti nonché di quelli indicati dal Disciplinare del bando di gara;
- la disposizione, da parte di Ottaviano, dell’aggiudicazione definitiva del lotto n. 2 dello specchio d’acqua alla Navylos pur essendo a conoscenza della predetta criticità con la conseguente consapevole e volontaria omissione dell’esclusione della società dalla procedura, in danno delle altre ditte partecipanti;
- la dichiarazione, da parte di Ottaviano, di aver “positivamente effettuato” le verifiche in merito al possesso dei requisiti di ordine generale e di idoneità professionale dichiarati da Mellea in qualità di amministratore unico e legale rappresentante della Navylos s.r.l.

La Procura della Repubblica di Catanzaro, sulla scorta delle risultanze delle investigazioni delegate alla Squadra Mobile e alla Digos, ha pertanto richiesto e ottenuto dal Gip l’emissione della misura cautelare cui oggi è stata data esecuzione.

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