Poche purtroppo le novità sulle indagini connesse con la morte di Simona Cavallaro, la ragazza di vent’anni di Soverato uccisa da un branco di cani a Satriano. Si continua con l’analisi delle fonti di prova raccolte dai carabinieri nella pineta di Monte Fiorino nel tentativo di ricostruire la dinamica dell’attacco dei cani a guardia del gregge che si trovava nell’area pubblica satrianese, mentre gli inquirenti continuano ad approfondire le possibili responsabilità collaterali degli enti pubblici che avrebbero dovuto realizzare i controlli. A chiedere di stringere il cerchio sulle possibili persone coinvolte, è da tempo la società civile nel coro delle associazioni animaliste a cui si aggiunge anche quello politico del Partito Animalista che punta sul mancato fenomeno del randagismo presentando il suo esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro