La prima sezione del Tar della Calabria ha bocciato l’ordinanza con la quale il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, ha vietato l’ingresso in tutte le spiagge della capitale del turismo calabrese a qualunque animale (cani, gatti, ecc.) ed ai loro proprietari. I giudici amministrativi hanno così accolto il ricorso dell’associazione Earth e quello dell’Organizzazione internazionale protezione animali. Il sindaco di Tropea, per la stagione balneare 2021, aveva disposto il divieto di «condurre e far permanere sulle spiagge riservate alla libera balneazione qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola e guinzaglio». I giudici amministrativi hanno ritenuto l’ordinanza illegittima in quanto viola «l'obbligo motivazionale in connessione con il principio di ragionevolezza», ma è illegittima anche per via della violazione del «principio di proporzionalità». Secondo il Tar, la «scelta di vietare l’ingresso agli animali - e, conseguentemente, ai loro padroni o detentori - sulle spiagge destinate alla libera balneazione, risulta irragionevole ed illogica, oltre che irrazionale e sproporzionata, nel senso che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto valutare se sia possibile perseguire le finalità pubbliche del decoro, dell’igiene e della sicurezza, ovvero dell’incolumità pubblica, mediante regole alternative al divieto assoluto di frequentazione delle spiagge».