Più chilometri consentiti, più incassi e un’integrazione reale che consenta di evitare gli sprechi nelle corse per concentrarsi dove la mobilità serve davvero. La pandemia ha pesantemente inciso sui conti dell’Azienda per la mobilità cittadina, ma il direttore generale, Marco Correggia, non getta la spunta e anzi pensa a un rilancio a tutto campo che passi dalla garanzia di qualità, efficienza e funzionalità.
La funicolare
«I flussi non sono quelli attesi». Correggia non nasconde l’amarezza per un servizio che potrebbe dare ben altri risultati e punta tutto sul bisogno di utenti che giustifica pure il tentativo di rendere più interessante l’hub di piazza Roma anche con il bike sharing. Intanto, il vero banco di prova è atteso per il 15 ottobre quando i dipendenti pubblici torneranno in ufficio. Il senso di marcia del Corso però non aiuta e il dg dell’Amc resta convinto che «con la direzione precedente la navetta avrebbe garantito un servizio più integrato». Non polemizza con il Comune che - ci dice - «alla fine trae la sintesi tenendo in considerazione le varie esigenze in campo», ma analizza il problema facendo notare che «prima il servizio veniva utilizzato anche dagli utenti diretti nell’area del centro-nord della città, oggi lo è da chi gravita esclusivamente nel centro storico». L’ha detto, in tempi non sospetti, interpellato nelle commissioni competenti e lo ripete ora facendone una questione economica e riaccendendo i riflettori su un tema riaperto poche settimane fa, proprio dalle colonne di Gazzetta del Sud, dal delegato al Traffico, Enrico Consolante.