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Rete fognaria di Catanzaro, i conti non tornano

Stazioni di sollevamento presenti solo sulla carta e impianti mai entrati in funzione

Truffa e turbativa d'asta, qualcosa non torna nella gestione della rete fognaria della città. Tra stazioni di sollevamento che esistono solo sulla carta, spese in carburante per pompe mai entrate in funzione e condotte fantasma. A sollevare dubbi è il presidente della Commissione Ambiente del Comune di Catanzaro Eugenio Riccio che da settimane chiede, inutilmente, risposte all'amministrazione comunale e che ora ha depositato un nuovo esposto alla Procura della Repubblica. La denuncia è scattata dopo che il consigliere ha potuto prendere visione di una parte della documentazione (quella pubblicata online sul sito del Comune) relativa all'appalto per la gestione del sistema fognario. L'esponente del Gruppo Misto avrebbe così rilevato incongruenze tra quanto previsto nel capitolato e lo stato reale del sistema fognario. Tanto che secondo Riccio «sembrerebbero ravvisarsi negli anni condotte “illecite” quali truffa e turbativa d'asta». Soltanto ipotesi che potranno essere confermate o smentite dal lavoro della Procura che già da agosto ha aperto un fascicolo sugli scarichi abusivi in città.

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