Era il 23 maggio quando iniziava la “rinascita”. Quella della città che non è solo malaffare, disservizi, malasanità. Una città che è arte, storia, cultura, paesaggi. Una città che deve riscoprirsi, che deve tornare a leggersi e a... leggere. Tra le righe di un libro tutto da scrivere. E Vibo proclamata Capitale del Libro è questo che vuole fare. Lo vuole fare il sindaco che ieri nella sala consiliare di palazzo “Luigi Razza” – insieme al presidente della Regione Nino Spirlì, al presidente del Consiglio comunale, Nazzareno Putrino, al direttore artistico Piero Muscari e a diversi sindaci del Vibonese – ha illustrato parte del programma. Un viaggio già iniziato nei mesi scorsi con diverse presentazioni di libri, momenti di festa e di incontro. Ma ora si guarda avanti. Alle pagine che ancora devono essere scritte. Ma è un libro da scrivere a più mani e per questo il sindaco Maria Limardo ha “chiamato” a raccolta associazioni, sindaci, affinché si faccia «squadra». E l’obiettivo è soprattutto creare «inclusione» guardando al futuro. Così che questo generi sviluppo ed economia.
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