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Bimbo affidato alla madre minorenne. Il padre 18enne: "Io aggredito dai suoceri"

Domani il Tribunale di Catanzaro si pronuncerà in via definitiva sulla delicata vicenda. Il legale del ragazzo: nessun rapimento né intenzione di espatriare

Tribunale di Catanzaro

Un neonato “conteso” fra i giovanissimi genitori in una vicenda drammatica sulla quale ora il Tribunale di Catanzaro domani dovrà pronunciarsi in modo definitivo, dopo aver emesso un’ordinanza in via cautelare, con cui ha disposto il ricongiungimento fra il bambino di pochi mesi e la sua mamma, appena sedicenne, residente in un comune del Catanzarese.

Una storia che al momento vede aperta un’indagine per sottrazione di persona incapace a carico del padre, un 18enne nato in Italia da una famiglia di origini marocchine. Assistito dal suo legale, il giovane, però, fornisce una versione dei fatti che appare diametralmente opposta alla testimonianza resa ai carabinieri dalla ragazza madre.

«Il bambino - ha dichiarato il legale del papà del piccolo - non è stato rapito dal padre, bensì riportato nella sua attuale residenza dopo una violenta aggressione subita dai genitori della ragazza, per cui è stata sporta regolare denuncia ai carabinieri, i quali hanno potuto constatare i fatti, consigliando al ragazzo di rivolgersi al centro antiviolenza. La relazione tra la 16enne e il ragazzo non si è interrotta sin da subito, ma è perdurata fino a qualche giorno fa».

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