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Catanzaro, Palazzo Fazzari resta «inaccessibile». L’ascensore c’è ma non è collaudato

Il caso delle barriere architettoniche segnalate dall’artista Luca Viapiana. De Marco: le limitazioni erano state indicate agli organizzatori

Palazzo Fazzari a Catanzaro

Non si placa l’onda dell’indignazione alla denuncia lanciata sui social da Luca Viapiana, l’artista catanzarese che aveva stigmatizzato l’impossibilità di accesso per i portatori di handicap al “Materia Design Festival” a causa delle barriere architettoniche a Palazzo Fazzari: «Il giorno prima dell’apertura al pubblico ho appreso che la manifestazione non sarebbe stata fruibile da persone in sedia a rotelle come me o con altre specificità, per via dell’inaccessibilità della location».

La disamina dell’artista, condivisa e presa a “lezione di cittadinanza” da tantissimi, aveva posto l’accento sul mancato abbattimento delle barriere nonostante i recenti lavori sull’immobile costati, inclusi gli arredi, circa 500mila euro di fondi Agenda Urbana. L’eco raggiunta dall’analisi di Viapiana ha portato il responsabile di Agenda Urbana, Tonino De Marco, a rispondere pubblicamente all’artista con un commento il cui intento era di chiarire la vicenda: «L’immobile - al secondo piano di Palazzo Fazzari - fa parte di un bene storico tutelato dalla Soprintendenza: l’accesso è consentito da una scala storica stretta che non può essere ristrutturata.

Ciononostante è stato realizzato un ascensore autorizzato dalla Soprintendenza che serve proprio a garantire l’accessibilità a disabili e anziani. Purtroppo l’ascensore per problemi tecnici e condominiali non è ancora definitivamente collaudato e usufruibile.

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