Attività assistenziale e ambulatoriale sospesa. Il Sant’Anna Hospital ufficializza uno stop già in atto e lo rafforza fermando pure le visite per carenza di liquidità. I contratti ci sono, ma i fondi continuano a restare bloccati e così ieri, a 288 giorni dall’esplosione della crisi di Natale, la clinica cardiologica del capoluogo di regione ha detto basta al rifinanziamento delle attività. Si è chiusa così una riunione fiume tra la proprietà e il Consiglio d’amministrazione targato Gianni Parisi. La cassa integrazione, dunque, continua. Anzi, travolge pure quella risicata quota di dipendenti fino a ieri impegnati nelle attività ambulatoriali. E lo spettro di un secondo Natale in crisi aleggia già tra dipendenti disperati che non sanno più a che santo votarsi nonostante la sospensione delle attività non equivalga alla resa. No, perché ieri soci e Cda non hanno alzato bandiera bianca. Hanno semmai lanciato l’ennesimo grido d’aiuto per non affondare come dimostra pure la scelta già fatta di stralciare la clausola di esclusività per i liberi professionisti in modo da consentir loro di lavorare altrove fino a quando lo stallo non si sbloccherà e contestualmente garantire alla clinica il loro apporto nel momento della ripartenza. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro