Sabato scorso in piazza Dante, a Chiaravalle, ad avere la peggio al culmine di un acceso diverbio è stato un 19enne di Torre di Ruggiero, accoltellato alla zona lombare da un fruttivendolo 29enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine.
La vicenda è scaturita dal mancato rispetto del rosso al semaforo, posto all’altezza del restringimento della carreggiata in via Mario Ceravolo e che impone il senso unico alternato. Il 19enne ferito, fortunatamente non grave, e spaventato si è recato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale di Soverato, dove il medico che lo ha soccorso si è reso subito conto che la ferita fosse da arma da taglio e non, come dichiarato dal giovane, derivata da una caduta accidentale su di una ringhiera in ferro. I sanitari hanno così avvertito i Carabinieri che, arrivati in ospedale, hanno ascoltato il ragazzo. La vittima, terrorizzata dalla possibilità di essere oggetto di un’ulteriore e peggiore ritorsione da parte dell’aggressore se avesse fatto il suo nome (motivo per cui inizialmente aveva fornito una differente versione ai medici), ha raccontato poi cosa veramente gli fosse accaduto. Un mancato rispetto dell’unico semaforo di Chiaravalle, una discussione degenerata poi tragicamente con l’accoltellamento e la fuga in ospedale. I carabinieri, raccolte le dichiarazioni del 19enne, si sono recati nell’abitazione dell’aggressore dove quest’ultimo, vistosi scoperto, spontaneamente ha consegnato l’arma del delitto, un coltellino svizzero multiuso, con cui aveva ferito poche ore prima la vittima. Nonostante la collaborazione, seppur di comodo, dell’aggressore, i carabinieri hanno deciso di procedere alla perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire e sequestrare una pistola revolver 38 special con matricola abrasa già carica con 6 proiettili, pulita e pronta per l’uso, occultata in un marsupio tra gli indumenti riposti nell’armadio della sua camera da letto. Il fruttivendolo chiaravallese è stato così immediatamente arrestato in flagranza di reato per detenzione clandestina di arma da fuoco e denunciato all’Autorità giudiziaria per le lesioni personali causate alla giovane vittima tuttora ricoverata, nel nosocomio soveratese, non in pericolo di vita. L'aggressore è ai domiciliari.
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