L’arroganza e l’indifferenza. A fare notizia non sono più i disservizi nell’ospedale di Soverato, denunciati da anni, ma la cronica mancanza di soluzioni. A farne le spese i pazienti bisognosi, quelli doppiamente colpiti dai problemi di salute, dalla poca civiltà di chi occupa gli spazi a loro riservati e dallo scarso interessamento di chi investe dove poco serve, ignorando anche le più semplici richieste. L’ultimo appello arriva dall’Aned (Associazione nazionale emolidializzati) che, per bocca del vicesegretario calabrese Giovanni Cicino, torna a segnalare le condizioni in cui si trovano gli utenti che quotidianamente effettuano la dialisi. «Rimane irrisolto il problema dei parcheggi dedicati a chi si sottopone a dialisi - spiega Cicino - chi deve raggiungere il reparto è costretto ad arrivare un’ora prima per anticipare turnisti e dipendenti». Gli spazi ridotti hanno da tempo avviato nel nosocomio una lotta all’ultimo parcheggio tra dipendenti che pretendono un posto vicino gli ingressi e chi ne ha necessità per condizioni di salute che non gli permettono altre scelte. «Abbiamo poi chiesto una tettoia per dare riparo ai pazienti che si recano in ospedale con automediche e ambulanze - continua il vicesegretario - ma anche questa richiesta nella Sanità di sperperi e spese folli non è mai stata soddisfatta».
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