La Procura di Catanzaro chiama al suo fianco un super consulente per il Ponte Morandi sequestrato, con facoltà d’uso, nell’ambito dell’inchiesta Brooklyn. Si tratta di un ingegnere di grande esperienza che ha già collaborato con la magistratura italiana in altre importanti inchieste. A lui è affidato il compito di verificare la qualità delle opere compiute nei lavori di messa in sicurezza del viadotto intitolato al senatore Fausto Bisantis. Già nei prossimi giorni dovrebbe iniziare l’attività peritale, dalle strutture del ponte verranno prelevati campioni di materiale che verranno poi analizzati. Verrà verificata non solo la qualità dei materiali ma anche la modalità con cui sono stati eseguiti gli interventi. Un lavoro a 360 gradi che potrà dare anche ulteriori certezze ai cittadini catanzaresi sulla stabilità dell’opera. Già poche ore dopo il blitz della Guardia di Finanza l’Anas e il sindaco di Catanzaro avevano sottolineato che il ponte restava aperto al traffico poiché l’opera è stabile e sicura. I lavori avviati nel 2017 avevano a oggetto la manutenzione straordinaria per il ripristino corticale del calcestruzzo nonché dei ferri d’armatura degli elementi strutturali del viadotto. Prima dell’avvio degli interventi l’Anas fece effettuare dei sondaggi da cui si evinceva che l'interno della struttura non era deteriorato. Dall’apertura del cantiere il ponte è rimasto aperto al traffico, interdetto solo ai mezzi pesanti. Almeno per il momento quindi non vi sarebbe alcun allarme per la tenuta della struttura, ma la presenza del consulente nominato dalla Procura non potrà che dare ulteriori elementi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria