La capacità assunzionale vola e l’Università Magna Græcia si colloca tra i primi cinque atenei statali. Meglio della realtà accademica targata Giovambattista De Sarro fanno soltanto le Scuola superiori Sant’Anna e Normale di Pisa nonché le Università degli studi di Bergamo e Foggia. Per il resto non c’è storia e così Catanzaro incassa un risultato positivo per il quarto anno di seguito. Anzi. Nel 2021, nonostante la pandemia, l’ateneo del capoluogo di regione ha pure ottenuto la ciliegina da porre su una torta già ben farcita. Così, con una capacità assunzionale del 198 per cento, non soltanto continua a tenere chiusi nel cassetto i problemi di turnover, ma sfiora il punteggio massimo che è del 200 per cento e dunque si assicura la possibilità di poter rimpiazzare i dipendenti che vanno in pensione e addirittura quella di poterne raddoppiare il numero: venti assunti, ad esempio, su dieci giunti al traguardo della quiescenza. Ricambio generazionale garantito, dunque, per professori e ricercatori, ma anche per il personale tecnico-amministrativo. Le assunzioni fatte nei mesi scorsi potranno così essere riprodotte facendo dell’ateneo anche una sorta di valvola di sfogo per una regione da sempre in affanno dal punto di vista occupazionale.
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