In un momento cruciale per l’attività delle amministrazioni comunali che stanno per diventare protagoniste della gestione e del conseguente successo del piano nazionale di ripresa e resilienza; ed in un periodo in cui sono stati assunti diversi impegni per l’avvio di progetti e interventi concreti sul territorio comunale di Squillace, sul municipio della città ionica si è abbattuta, come un fulmine a ciel sereno, la bufera giudiziaria. L’inchiesta, come si sa, vede coinvolti il sindaco Pasquale Muccari, alla sua seconda consiliatura consecutiva (è stato rieletto alla guida del Comune nel maggio 2019), l’assessore comunale al turismo in carica Franco Caccia, la segretaria comunale Giuseppina Ferrucci, l’ex assessore comunale Gregorio Talotta, oltre a Nicola Anania. Le accuse, a vario titolo, sono corruzione e concussione. È bene, intanto, precisare che gli indagati sono stati informati dalla Procura della Repubblica di Catanzaro della conclusione delle indagini preliminari, per cui ci saranno i tempi previsti dalle normative per chiedere di essere interrogati dal pubblico ministero o per rendere memorie difensive. Solo successivamente la Procura deciderà di chiedere il rinvio a giudizio o procedere con l’archiviazione del caso. Il sindaco Muccari e l’assessore Caccia si trincerano dietro un assoluto “no comment”, preferendo attendere gli sviluppi della vertenza.
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