Si è tenuta questa mattina alla Prefettura di Catanzaro una riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica volta ad esaminare le misure introdotte dal Governo con il decreto legge 21 settembre 2021 n. 127 che, in continuità con i precedenti interventi normativi tesi a consentire la ripresa delle attività economiche, sociali, scolastiche e socioassistenziali, estende l'obbligo di certificazione verde COVID-19 nei luoghi di lavoro pubblici e privati.
All'incontro presieduto dal Prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, hanno partecipato; oltre ai ·vertici delle forze dell'ordine provinciali, anche il Sindaco di Catanzaro, il Direttore Generale f.f. dell' ASP di Catanzaro e il Dirigente dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catanzaro.
Il prefetto Cucinotta, ha rimarcato, innanzitutto, la necessità che vengano fatte rispettare con rigore tutte le misure dettate in materia di contenimento del virus, in primo luogo quelle concernenti il necessario distanziamento sociale e l'uso delle mascherine, ma anche quelle inerenti all'obbligo del possesso e dell'esibizione del green pass sia ai fini dell'accesso degli interessati ai luoghi di lavoro, pubblici e privati, sia per poter accedere a diversi servizi e attività quali, a titolo esemplificativo, ristoranti, cinema, stadi, musei, spettacoli aperti al pubblico e competizioni sportive.
Tali misure, infatti, sono state ritenute dal Governo centrale come fondamentali nella lotta alla diffusione dell'epidemia e nella graduale ripresa delle attività economiche e sociali duramente colpite dal protrarsi della pandemia. È stata, pertanto, condivisa la necessità di intensificare i controlli già svolti dalle forze di polizia attraverso una mirata pianificazione dei servizi che coinvolga anche il personale della Polizia Locale e le competenti articolazioni dell'Azienda Sanitaria Provinciale e dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Il Consesso ha, poi, preso in esame la direttiva diramata dal ministro dell'Interno il 10 novembre scorso che affida ai Prefetti il compito di individuare, con apposite direttive e d'intesa con i sindaci, aree urbane sensibili, di particolare interesse per l'ordinato svolgimento della vita della Comunità, che possono essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza. Ciò in funzione dell'eventualità che, anche nel territorio provinciale, possano verificarsi manifestazioni di protesta e di contestazione contro le misure sanitarie di contenimento adottate dal Governo, in analogia' con quanto si sta verificando sull'intero territorio nazionale.
Dopo un proficuo confronto tra tutte le componenti del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica e a seguito di attento bilanciamento dei diritti costituzionalmente garantiti quali il diritto di manifestare; da un lato, e quelli attinenti allo svolgimento delle attività lavorative e alla mobilità dei cittadini, è stato stabilito di interdire allo svolgimento delle manifestazioni, per la durata dello stato di emergenza, l'area urbana del Comune di Catanzaro che va da piazza Matteotti a piazza Roma, lungo tutto Corso Mazzini, ivi compresa piazza Rossi, antistante la Prefettura. Tale divieto, così come previsto dalla normativa e dalla· Direttiva del Ministro dell'interno, sarà contenuto in una apposita direttiva che sarà adottata dal Prefetto di Catanzaro ai sensi dell'art. 13 secondo comma, della legge l aprile 1981, n. 121.
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