Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha respinto il ricorso della procura distrettuale antimafia del capoluogo calabrese contro la decisione del Gip che, nell’aprile scorso, aveva rigettato la richiesta di arresto nei confronti del giornalista Pasquale Motta, indagato, nell’ambito dell’inchiesta «Alibante», per vicende legate alla sua attività politica nel comune di Nocera Terinese (Cz). A Motta veniva contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. «Apprendo con sollievo del pronunciamento del Riesame e ribadisco quello che ho sostenuto fin dall’inizio di questo incubo: sono totalmente estraneo ai fatti che mi sono stati contestati. Dal 3 maggio 2021 la mia vita è sostanzialmente sospesa. Vivo in una dimensione surreale. La decisione del collegio - aggiunge mi consente di tirare un sospiro di sollievo e, tuttavia, attendo la conclusione delle indagini per potermi difendere nel merito, con animo sereno. E poter archiviare questa vicenda. Sicuro della mia innocenza. Sicuro - conclude - della mia storia politica, professionale e umana, sempre al servizio della verità e della legalità>.