Lo spiraglio per la risoluzione dell’ennesima vertenza dovuta alla crisi della Abramo Customer care, si è aperto in serata quando le segreterie nazionali di categoria dei lavoratori dei call center (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni) hanno diffuso una nota che potrebbe riportare la serenità in quei 106 lavoratori ex Abramo (tra i siti di Crotone e Roma) che rischiano si restare senza lavoro.
«La committente Poste Italiane – scrivono i sindacati nazionali – considerato il comunicato inviato ieri dalle scriventi segreterie nazionali, ha avviato una proficua interlocuzione con l'azienda subentrante System House per agevolare la sottoscrizione di un accordo di clausola sociale che tenga conto di tutto il personale in forza sulla commessa e possa inoltre offrire possibilità anche al personale di Staff inserito negli elenchi da Abramo Customer care.
Le sigle sindacali avevano minacciato di promuovere mobilitazioni in favore di quei lavoratori impiegati sulla commessa di Poste verso i quali non è stata applicata la clausola sociale nel passaggio da Abramo Cc a System House. La vicenda è nota da qualche settimana, da quando appunto ad aggiudicarsi la nuova gara di Poste Italiane è stato il call center di Reggio Calabria.
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