“Spiaggia libera”: il Comune si costituisce parte civile. È iniziato martedì il dibattimento davanti al Tribunale collegiale (giudice Grillone e, a latere, Ricotti e Fortuna) e le parti si sono costituite per come già fatto in udienza preliminare, ma in più c’è stata la costituzione da parte del Comune di Pizzo (rappresentato dall’avv. Massimiliano De Benetti). La costituzione dell’Ente si fonda su due ipotesi: per il potenziale danno che sia l’ex sindaco Gianluca Callipo che i due responsabili dell’Utc, Nicola Domenico Donato e Nicola Salvatore Vasta, avrebbero potuto arrecare; e come danno all’immagine, perché all’epoca questo processo ha avuto un forte impatto mediatico. A dibattimento aperto ciascuno ha avanzato proprie richieste, e sono state ammesse le fonti di prova e la produzione documentale di merito. Il processo è stato rinviato a martedì per il conferimento dell’incarico ad un collegio peritale per le trascrizioni di tutte le intercettazioni che il Pm ha depositato in atti, per poi proseguire con l’istruttoria con altro calendario (a febbraio saranno uditi i primi testi del Pm Filomena Aliberti).
L'operazione “Spiaggia libera”, coordinata dal sostituto procuratore di Vibo Concettina Iannazzo, è stata condotta dalle Fiamme gialle. Si tratta di un’inchiesta che risale al febbraio 2019 e che vede coinvolto anche l’imprenditore Vincenzo Renda. Inchiesta scaturita dopo la denuncia dell’imprenditore Eugenio Russo (avv. Giovanni Cilurzo), in quanto si sentiva vittima di una serie di “abusi”. «Abbiamo depositato una documentazione corposa già in sede preliminare - sostiene l’avv. Cilurzo - a sostegno della nostra costituzione di parte civile. Inoltre sono stati ammessi tutti i nostri testi, per cui procediamo fiduciosi nell’istruttoria».
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