Guardia medica ancora fuori servizio. La presa in giro nei confronti di cittadini e amministratori comunali continua. Dopo la sospensione del servizio per la contemporanea malattia di tutti i medici in organico, la postazione di continuità assistenziale avrebbe dovuto ricominciare ad operare dalle ore 20 dello scorso lunedì. Il giovedì antecedente, infatti, tra foto ricordo, sorrisi e strette di mano, il commissario straordinario dell’Asp, Maria Bernardi, lo aveva solennemente promesso al sindaco di Nicotera, Pino Marasco, e al suo collega di Limbadi, Pantaleone Mercuri. Lo stesso commissario era andato anche oltre comunicando ai due amministratori che sarebbe venuto in città per visitare la struttura ospedaliera e rendersi conto se la stessa fosse idonea ad accogliere la Casa della salute di cui si parla da anni. Tutto qui? Niente affatto. La dottoressa Bernardi aveva anche sottolineato che l’Asp, recependo una proposta che pare sia partita al medico di base limbadese Antonio Teramo presente all’incontro, «avrebbe dato vita nel presidio ospedaliero – questo è quanto comunicato dal sindaco Marasco al suo rientro a Nicotera – ad una Associazione funzionale territoriale, che comprenderà tutti i medici di famiglia. Gli stessi, a turno, sia di mattina che di pomeriggio, sei giorni su sette, coadiuvati da un infermiere – ha aggiunto – svolgeranno una funzione di primo soccorso con esami e prime diagnosi anche mediante un servizio aggiuntivo di telemedicina». Alle resa dei conti, tirando a riva le reti, non c’è dentro manco un pesce. La guardia medica, infatti, non ha riaperto i battenti; dei medici di famiglia nessuna notizia e del commissario straordinario, atteso a Nicotera per tutta la giornata di ieri, neppure l’ombra.
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