Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 30 Aprile 2024

Ospedale "Pugliese", primo caso di ictus cerebrale trattato con tecnica endovascolare a Catanzaro

L'ospedale Pugliese di Catanzaro

Il 17 novembre scorso, nell'Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, un paziente con un grave ictus cerebrale è stato trattato con una tecnica, quella endovascolare, fino a quel momento mai eseguita a Catanzaro. Il paziente, giunto al pronto soccorso con un grave deficit motorio alla parte sinistra del corpo e notevole alterazione dello stato di coscienza, dopo il ricovero nella Stroke Unit (all’interno della Struttura di Neurologia), ha eseguito una serie di approfondite indagini neuroradiologiche (TC, angioTC e studio perfusionale) che hanno evidenziato l'occlusione di un’importante arteria del cervello che ne comprometteva il flusso sanguigno.  E’ stata subito avviata una terapia endovenosa con un particolare farmaco fibrinolitico e, contestualmente, il paziente è stato condotto nella nuova sala angiografica, allestita di recente proprio per consentire il trattamento di tali condizioni patologiche.

Tale trattamento si è avvalso dell’utilizzo di particolari microcateteri che, introdotti attraverso l’arteria femorale, hanno consentito di raggiungere il vaso occluso in sede intracerebrale e, con l’utilizzo di una speciale tecnica definita "tromboaspirazione", di rimuovere il trombo che determinava l'arresto del flusso ematico, con immediata ripresa del circolo nel tessuto cerebrale, fino a quel momento sofferente e destinato ad un danno irreversibile. Grazie al trattamento effettuato, nei giorni successivi il paziente ha recuperato, pressoché completamente, il deficit motorio ed è stato dimesso in condizioni cliniche del tutto normali.

Poter associare la terapia farmacologica endovenosa al trattamento endovascolare rappresenta un elemento fondamentale per il successo terapeutico, essendo, oramai, ampiamente dimostrato dai più importanti trial internazionali come tale associazione porti a un successo terapeutico estremamente elevato, con tassi di ricanalizzazione superiori all'80%, nettamente migliori rispetto alla sola terapia medica prima eseguibile al “Pugliese”.

L’intervento eseguito ha potuto aver luogo, con successo, grazie all’azione congiunta dei Neuroradiologi dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza e dei Radiologi, Neurologi, Anestesisti del “Pugliese”, coadiuvati da esperti tecnici ed infermieri, quale risultato di una proficua ed intensa collaborazione iniziata molti mesi prima in virtù della convenzione stipulata tra i  Commissari delle due Aziende Ospedaliere coinvolte.

leggi l'articolo completo