Le terze dosi ravvivano anche nella provincia di Catanzaro la campagna di vaccinazione messa a punto per provare a contenere al massimo la diffusione del contagio da Covid-19 . A dirlo sono le 889 somministrazioni totalizzate nella giornata di martedì dai tre Centri gestiti dall’Azienda sanitaria provinciale nel quartiere Lido del capoluogo di regione, a Davoli e a Lamezia Terme. Le dosi booster, in effetti, sono state ben 633 ovvero oltre il 70 per cento del totale. La settimana in corso si è dunque aperta con un incremento delle inoculazioni che il responsabile del Servizio prevenzione dell’Asp, Francesco Lucia, ritiene essere stato «del 30 per cento rispetto alle circa 600 dosi che i tre Centri vaccinali somministravano prima dell’anticipo a cinque mesi dal richiamo voluto dal governo per la somministrazione della terza dose e dell’apertura delle procedure per la fascia d’età che va dai 40 anni in su». Quella da lui proposta è d’altronde un’analisi fondata sulla freddezza di numeri che non consentono letture troppo differenti. Anzi. Sono proprio i grafici a offrire una lettura netta del restante 30 per cento delle somministrazioni che cristallizza senza dubbio il fatto che il 10 per cento delle somministrazioni totali riguardano prime dosi mentre il 20 è totalizzato da chi nei centri vaccinali della provincia arriva per completare il ciclo vaccinale peraltro già consapevole del fatto che la seconda non sarà l’ultima dose. La copertura vaccinale nel capoluogo di regione però è già giunta all’84 per cento. Ecco perché Francesco Lucia si dice «soddisfatto anche del trend che riguarda le prime dosi» senza comunque negare che lo zoccolo duro di chi non vede nel vaccino la strada da percorrere per portare il Paese fuori dal tunnel della pandemia c’è e resiste. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro