Le 84 villette realizzate in contrada Margherita vicino al canale 19, sorgono su un’area dove vige il divieto assoluto di edificazione. Il perché? In quella zona insiste un vincolo idrogeologico disposto dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, che esclude la trasformazione dei luoghi. Lo ha ribadito ieri l’ingegnere Danilo Pace, funzionario del Comune e ausiliario di polizia giudiziaria durante le indagini coordinate dalla Procura che fece sequestrare nel 2018 , le villette (poi affidare in custodia ai proprietari), realizzate in un’area considerata a rischio alluvione dal Pai regionale. Pace è stato chiamato dal pubblico ministero, Pasquale Festa, a testimoniare nel processo scaturito dall’inchiesta sulla costruzione delle case nel quartiere nord della città. Sotto accusa, com’è noto, ci sono la dirigente dell’ente Elisabetta Dominijanni (attualmente destinata ad altre mansioni), che deve rispondere di abuso d’ufficio, e l’ex responsabile dei lavori pubblici del Municipio, Gianfranco De Martino, al quale vengono contestati i reati di disastro ambientale e abuso d’ufficio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro