Era stasa messa in agenda per il primo di dicembre, ma è slittata di un giorno la riunione convocata dal prefetto Roberta Lulli, per discutere circa la situazione del nuovo ospedale del capoluogo «e fare il punto per poter proseguire verso la costruzione di questa opera fondamentale». Una convocazione, però, che è arrivata per questo primo pomeriggio, sempre presso la sede dell’Ufficio territoriale del Governo. Ma se rinvio c’è stato, è stato solo perché il nuovo nosocomio era all’oggetto del vertice ieri nella sede capitolina della Regione Calabria, dove sì è tenuto un incontro preliminare tra lo stesso prefetto, il procuratore Camillo Falvo, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, il senatore Giuseppe Mangialavori ed alcuni tecnici dei Ministeri di Giustizia e Salute, tra i quali Andrea Urbani. Un modo, per anticipare e affrontare la questione e tutte le sue problematiche che in questi mesi sono emerse nei cantieri del nuovo ospedale che, come lo stesso prefetto Lulli aveva dichiarato nell’ultimo tavolo istituzionale di fine ottobre, hanno fatto emergere diversi «ostacoli anche procedurali di tipo finanziario», tanto da concludere lapidaria: «Fino a quando le cose non si allineano non sarà possibile dare un cronoprogramma di esecuzione».In tal senso, ieri nell’avviare il confronto sui problemi relativi al sito si è discusso del nodo che riguarda i nuovi costi dell’opera e, dunque, sulla necessità che dopo sedici anni di attesa si rivedano i costi e conseguentemente sui prossimi step necessari, anche se la volontà del governatore Occhiuto sarebbe quella di accelerare. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro