«L’Amc è una società pubblica che continua a investire nel servizio e senza licenziare, che ha un rating bancario in crescita, che probabilmente chiuderà il bilancio 2021 in utile, che gestisce 200 dipendenti e che, soprattutto, è sana». Il direttore generale Marco Correggia e l’amministratore unico Marco Azzarito Cannella scendono in campo per chiarire la situazione della società in house di Palazzo De Nobili, finita al centro di polemiche dopo la discussione in Consiglio comunale su quanto sostenuto da Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, che avevano delineato un contesto critico e parlato di «anomalie contrattuali».
Correggia evidenzia intanto che la Regione «grazie al nostro impegno affiderà all’Amc altri 6 autobus, con copertura totale a proprio carico per 1,7 milioni, e sta per affidarcene altri 47 nuovi coprendo la spesa per il 90%, con un investimento di 12 milioni». Parla di un’azienda in salute, insomma, in ogni suo settore, dopo una serie di investimenti tra i quali anche l’informatizzazione dei turni. Proprio l’aspetto relativo ai lavoratori lo porta a sottolineare che non vi sono situazioni emergenziali tra i dipendenti part time: «In questa azienda – spiega – i part time non sono al 40 o 50% ma sono al 92% e con un contratto integrativo di II livello», spiegando quindi che si tratta di stipendi congrui. Il passaggio a full time deve essere fatto «sulla base di una programmazione e anche la riqualificazione del personale non idoneo va gestita secondo criteri da azienda pubblica, senza misure drastiche ma tese a riconvertirlo su funzioni operative.
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