Il Natale serrese si rianima dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia. La sera della festa dell’Immacolata in piazza A. Tedeschi le luci dell’albero di natale sono tornate a brillare, illuminando a giorno la bellissima facciata in granito della Chiesa Matrice. “È stato un momento di gioia ed entusiasmo che ha restituito ai tanti bambini presenti ed anche agli adulti quella spensieratezza che nell’ultimo anno e mezzo è mancata a causa della pandemia - ha evidenziato il sindaco Alfredo Barillari -. È sullo stare insieme, sul condividere questi attimi di allegria che dobbiamo insistere per recuperare la giusta carica”.
All’albero è stato dato il nome di “Biasi”, che ricorda simpaticamente uno dei nomi più diffusi nella cittadina, pronunciato nella tipica parlata dialettale. L’attuale amministrazione con l’iniziativa si è presisso lo scopo di trasformare l’evento in una tradizione che possa dare ulteriore unità alla comunità serrese. “Ci tengo a ringraziare – ha affermato il primo cittadino – la ditta Fratelli Vallelonga di Mongiana, la Nuova Edile Cls di Serra San Bruno ed il volontario Francesco Squillacioti, che hanno permesso il posizionamento e la corretta installazione del nostro albero di Natale.
Un ringraziamento anche a Domenico Galati della Società agricola Nuova Ferdinandea che ci ha donato l’albero, e al dipendente responsabile Cosimo Vellone.” L’albero, grande e maestoso, che fa bella mostra di sé nel cuore del centro abitato, è uno dei pochi esemplari di abeti naturali, proveniente dai boschi delle Serre. Per l’occasione allo scopo di dare maggiore significatività all’evento in concomitanza con l’accensione delle luci, è stato dato l’avvio ad un particolare momento di animazione collettiva, curato dalla “Marilù event e wedding planner e dal New Gymnasium”.
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