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Catanzaro, lo spettro del crac sul Consorzio di bonifica

L’ente Ionio Catanzarese in gravi difficoltà dopo la revoca del finanziamento per la diga sul Melito

Il Consorzio di bonifica Ionio catanzarese rischia il default economico. Già gravato da consistenti debiti fuori bilancio, frutto probabilmente delle gestioni precedenti, l’ente ha ricevuto il colpo di grazia con la revoca del finanziamento (di oltre 118 milioni) per la realizzazione della Diga sul Melito, con il verosimile rischio di dover restituire anche le somme già ricevute. Di qui il contenzioso con le ditte che hanno già realizzato lavori e non possono essere pagate. Considerata la drammatica situazione che non presenta al momento vie di uscita, il Consiglio dei delegati ha deciso di non approvare il Conto consuntivo 2020 che avrebbe sostanzialmente certificato il dissesto. La soluzione trovata è contestata dalla struttura di controllo del dipartimento Agricoltura della Regione che ha evidenziato non solo la necessità di approvare il Conto ma anche quella di trovare i mezzi di copertura. Cosa ovviamente impossibile, vista l'enormità dei debiti accumulati. Il Consorzio, già da tempo in difficoltà economiche tali da terminare il licenziamento di dipendenti o a trasformare i contratti a tempo parziale, ha chiesto soccorso alla Regione chiedendo all'assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, un sostegno presso il Ministero per recuperare il finanziamento.

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