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Appello dei pediatri calabresi contro la migrazione sanitaria

Gli stati generali della categoria all’università di Catanzaro

La sanità non riguarda soltanto anziani e fragili e da Catanzaro scatta l’appello: «Senza bambini non c’è futuro». A lanciarlo i pediatri che nel primo appuntamento con gli Stati generali della pediatria calabrese hanno messo in evidenza un dislivello troppo spesso ignorato, ma che in termini di risposta sanitaria c’è e si vede senza filtri anche per quel che concerne le cure rivolte ai più piccoli. Limiti e criticità, insomma, non possono più passare sotto traccia. Deriva anche da qui la ferma volontà del presidente regionale della Società italiana di pediatria, Domenico Minasi, di chiamare a raccolta i pediatri calabresi nell’Aula magna B dell’Università Magna Græcia del capoluogo di regione per dare corso a quella che nei fatti è stata una vera e propria riunione operativa. Sullo sfondo la volontà di schierarsi in prima linea contro carenze strutturali, tecnologiche e organizzative per dire basta all’assenza di un Piano strategico regionale attraverso un documento sostanzialmente già pronto che possa, in qualche modo, fare da base per la definizione della rete pediatrica regionale. D’altronde non c’è più tempo da perdere perché la migrazione sanitaria in Calabria riguarda anche i bambini e pure nel loro caso vola. Va dunque contrastata senza remore, ma per centrare l’obiettivo le cose da fare sono tante a partire dal potenziamento delle Terapie intensive dedicate ai bimbi senza dimenticare questioni quali la riorganizzazione della dell’Emergenza - Urgenza infantile o quella dei punti nascita.

 

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