Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 26 Novembre 2024

Depuratori di Filadelfia e San Calogero, dopo dieci anni sono ancora fermi

Il depuratore di San Calogero

Il dado è tratto. Con la “decisa” scesa in campo del procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo, si spera che si possa fare pienamente luce sui forti ritardi che hanno bloccato il completamento e la messa in funzione dei depuratori consortili di Filadelfia (comune capofila) e di San Calogero. Non sarà sicuramente una cosa facile, ma in molti sono convinti che la situazione dovrebbe sbloccarsi a stretto giro di tempo. La “Costa degli Dei” , con il grave inquinamento che si ritrova, non si può permettere il lusso di tenere due impianti di quelle dimensioni bloccati da diversi anni. Per realizzare queste due importanti opere sono stati spesi svariati milioni di euro. Per questo motivo fa veramente rabbia vederle degradarsi, inesorabilmente, giorno dopo giorno. Nel corso degli anni, all’interno degli impianti, incustoditi, si sono verificati diversi furti per cui diventerà ancora più complicato recuperarli e metterli in funzione. I depuratori consortili di Filadelfia e San Calogero, costati fior di quattrini, non sono stati mai messi in funzione. Va ricordato che l’impianto di San Calogero, una volta che sarà funzionante, dovrebbe servire anche i comuni di Mileto, Filandari e San Calogero. La piattaforma di Filadelfia, invece, avrebbe dovuto servire anche i comuni di Pizzo, Maierato, Francavilla Angitola e consentire il collettamento di tutte le strutture turistiche presenti lungo la Statale 18 tra Pizzo e Lamezia Terme. Queste attività allo stato attuale sono dotate di pseudo impianti di trattamento con recapito finale nel sottosuolo attraverso sistemi di subirrigazione che producono potenziali danni alle falde acquifere. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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