Nessuno stop alla liquidazione coatta amministrativa del Corap, il Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Il Tar ha infatti rigettato l’istanza di sospensiva avanzata dal commissario straordinario Renato Bellofiore il cui ricorso aveva posto nel mirino sia le delibere emanate dall’ex presidente della Regione facente funzioni Nino Spirlì sia, con motivi aggiunti, quelle del governatore Roberto Occhiuto. Si tratta degli atti che hanno messo in liquidazione il Corap e nominato il commissario liquidatore. I giudici amministrativi della Prima sezione del Tar hanno ponderato i vari aspetti sollevati dal ricorrente, dalla Regione e dal Corap (entrambi costituiti in giudizio) affermando che alla luce di quanto previsto dalle norme in materia di liquidazione degli enti dissestati e delle misure di razionalizzazione dell’attività dei commissari straordinari, stando alle risultanze dei bilanci, dello stato passivo - «che, pur illegittimo, fotografa la situazione debitoria» hanno spiegato - e delle relazioni depositate «la delibera impugnata appare immune dalle censure proposte». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro