L'ex assessore comunale Giampaolo Mungo è stato condannato a nove mesi di reclusione per il reato di traffico di influenze. Il procedimento in cui era indagato Gianpaolo Mungo traeva origine dalla denuncia presentata da Antonino Lagonia, difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco. Dalle indagini, condotte dalla Guardia di finanza, è stato subito chiaro che, se da un lato non era possibile trovare riscontro rispetto alle dazioni di denaro, nessun dubbio poteva esserci circa l’assunzione della figlia dell’ex assessore nell’impianto sportivo della piscina Vinicio Caliò di cui Lagonia si era aggiudicato l’appalto per la gestione.