Un incontro interlocutorio che passa la palla all’Asp ma che lascia perplessi i rappresentanti del sindacato autonomo dell’emergenza urgenza Saues. È l’esito del sit-in che ieri mattina ha visto alcuni medici convenzionati del Seu 118 con cartelli e striscioni davanti alla Cittadella regionale. Al centro della manifestazione la rivendicazione dell’indennità oraria per le prestazioni aggiuntive sospesa da oltre un anno e addirittura finita al centro di una richiesta di restituzione da parte dell’Azienda sanitaria del capoluogo che ha avviato il recupero delle erogazioni fatte negli ultimi dieci anni. Di fatto alcuni medici si trovano a dover restituire oltre centomila euro.
Ma questo accade soltanto nel territorio catanzarese - a Crotone è stata solo sospesa - mentre nelle altre province l’indennità non è mai stata in discussione. Una disparità che ha spinto a più riprese i medici catanzaresi a scendere in piazza, alla quale ora si aggiunge la richiesta di prendere atto di quanto previsto dalla legge di conversione del decreto Sostegni, che all’articolo 24 bis stabilisce che non possa essere chiesta la restituzione delle somme erogate al personale sanitario a meno che non si dimostri che quelle somme siano state percepite con colpa o dolo.
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