Catanzaro, complesso San Giovanni al freddo: disagi e imbarazzi per i visitatori

Rimpalli di responsabilità e mancata programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria stanno lentamente, ma inesorabilmente, segnando il degrado del Complesso Monumentale del San Giovanni e del Museo Archeologico e Numismatico Provinciale. Per quanto riguarda il complesso adiacente alla chiesa di San Giovanni, che ormai da anni è spazio espositivo e culturale principale della città, la battaglia principale è quella con la temperatura interna delle sale. Se d’estate, infatti, la colonnina di mercurio si avvicina pericolosamente a livelli da entroterra sahariano, d’estate, forse per compensare, scende vertiginosamente ben al di sotto dei dieci gradi. Tutta colpa dell’impianto di condizionamento che, ormai vetusto, fa segnare una continua esigenza di manutenzione. Ma la mai chiarita diatriba sul punto tra Comune di Catanzaro e Università “Magna Graecia” determina ritardi e interventi-tampone mai realmente risolutivi. Così succede che le opere d’arte in esposizione e i documenti conservati all’interno dell’Archivio Storico siano esposti d’inverno al gelo e all’umidità, d’estate alla calura asfissiante. E a risentirne, com’è normale, sono anche i visitatori. Emblematico, poi, il caso fatto registrare a luglio scorso quando furono i tecnici per la classica “inversione” dell’impianto dall’erogazione dell’aria fredda a quella calda. Il passaggio, che di norma avviene all’inizio dell’inverno, è stato anticipato ai mesi più caldi, portando le sale del San Giovanni a far registrare temperature elevatissime e colpi di calore per i visitatori. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro