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Fiume Mesima, gli scarichi creano allarme in Calabria

Iamundo (Udicon) sollecita azioni sul depuratore di Sant’Onofrio

La nuova “cartolina” offerta dalle irregolarità riscontrate nella depurazione a Sant’Onofrio, o meglio dagli scarichi confluiti direttamente nel fiume Mesima, ha peggiorato un quadro già a tinte fosche di suo. Ieri come oggi a essere messa a rischio e la sicurezza ambientale, provinciale e non solo. Una questione su cui interviene il commissario regionale Udicon, Nico Iamundo, il quale nell’esprimere preoccupazione per la situazione in generale, osserva: «Le indagini accerteranno le responsabilità, tuttavia riteniamo che sia necessario prendere gli opportuni provvedimenti, in maniera solerte, sia in termini di ripristino del danno che in termini di prevenzione ambientale». Ed è proprio sulla contaminazione delle acque e del suolo che si sofferma il commissario dell’Udicon Calabria rappresentando i due aspetti «un grave disastro per l’ambiente, con ripercussioni sui cittadini calabresi sia dal punto di vista igienico-sanitario ma anche dal punto economico».

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