Una seconda vita per l’Istituto alberghiero di Acquaro sta per essere generata grazie all’attivazione dei corsi serali per adulti, che daranno all’”affannata” istituzione formativa la linfa d’ossigeno che le necessitava. La novità partirà dal prossimo anno scolastico ma, pubblicizzata solo da pochissimi giorni, ha già avuto diverse decine di preiscrizioni, in paese e nei centri limitrofi, da parte di residenti desiderosi di (ri) mettersi in gioco per un diploma che potranno aggiungere alla propria formazione per soddisfazione personale o per avere maggiori occasioni occupazionali. L’iniziativa è nata da un idea di Saverio Viola, nella triplice veste di vicesindaco del paese e insegnante e responsabile della sezione staccata dell’istituto “Einaudi” di Serra, ed è stata resa possibile grazie alla sinergia tra lo stesso istituto, presieduto da Tonino Ceravolo, la provincia, retta da Salvatore Solano, il comune, guidato da Giuseppe Barilaro, e l’istituto comprensivo G. d’Antona, presieduto da Concettina Perri, ognuno dei quali ha fornito il suo personale apporto per la rinascita di una scuola superiore che, dapprima come ragionerie e, successivamente, come alberghiero, rappresenta una storica istituzione per il paese, fiore all’occhiello che esiste da oltre quarant’anni e ha formato professionisti di tutto il comprensorio. Negli ultimi tempi, tuttavia, la scuola aveva perso parecchio brio, con un calo vertiginoso delle iscrizioni (attualmente sono attive solo tre classi). Diversi i motivi che hanno inciso sul “declino” della sezione staccata della scuola, tra cui vanno annoverati l’assenza di mezzi di trasporto pubblico tra i paesi dell’area ma, soprattutto, l’impossibilità di installare una cucina professionale (nonostante il possesso della attrezzature) determinata dall’assenza di locali idonei e a norma. La scuola, infatti, da qualche anno è ospitata nei locali delle elementari, forniti in comodato dal comune alla provincia, dopo che si è reso necessario il trasferimento dalla struttura privata usata come sede in affitto (per la carenza di risorse economiche dell’ente provinciale). L’idea di Viola, quindi, è stata quella di recuperare allo scopo i locali dell’ex refettorio della scuola elementare e di coinvolgere nell’iniziativa gli altri attori: l’istituto d’Antona, tramite la preside Perri, ha concesso l’uso della sala e altre suppellettili necessarie all’offerta formativa; la provincia, tramite la disponibilità del presidente Salvatore Solano, eseguirà i lavori di adeguamento, che però saranno fattivamente realizzati a spese del comune, il quale, però, sconterà i relativi costi (circa 10 mila euro per adeguamento degli impianti idraulico e elettrico) dai passivi che ha nei confronti dell’ente di palazzo Bitonto (per tasse dovute e utilizzo di dipendenti provinciali); l’istituto Einaudi, infine, acquisterà la nuova strumentazione (piani e forni a induzione) necessaria per attivare i corsi serali. Questi ultimi avranno un orario (flessibile i base alle esigenze lavorative) dalle 15:30 alle 20:30, si svolgeranno con l’utilizzo delle più moderne tecnologie formative e saranno organizzati in tre periodi, corrispondenti a prima/seconda, terza/quarta e quinta classe, cui gli interessati accederanno in modo diverso a seconda della formazione che hanno alle spalle (verranno, cioè, riconosciute le materie già studiate nei precedenti studi superiori e, quindi, in base al livello raggiunto si accederà al relativo anno di scuola). Il successo dell’iniziativa, viste le decine di preiscrizioni già giunte nei pochi giorni da cui si sta pubblicizzando la novità, è assicurato.