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Vibo Valentia, i casi “sommersi” cominciano a fare paura. Ritardi nei tamponi

Il coronavirus continua a seminare morte e sofferenze nel Vibonese, territorio che ieri ha pianto la sua 114 vittima. Si tratta di un pensionato di 76 anni residente a Fabrizia, ricoverato da giorni presso l’ospedale di Vibo Valentia: le sue condizioni sono precipitate, anche per via delle molte patologie da cui era affetto. Il sindaco, Francesco Fazio, nell’annunciare la triste notizia ha raccomandato ancora una volta prudenza ai suoi concittadini: il piccolo centro montano, infatti, da settimane è stretto nelle morse del virus; sono circa 40 i casi conclamati, ma se ne temono molti di più.

L’Asp sta dispiegando tutte le sue forze per ottemperare alle esigenze del momento, ma sta riscontrando notevoli difficoltà nel rispondere a tutte le richieste di tampone, che si moltiplicano di giorno in giorno. Di conseguenza, vi sono carenze nei tracciamenti, ragion per cui è l’incertezza a farla da padrona.
Sono i casi “sommersi”, dunque, che tengono la popolazione in allarme: i laboratori privati sono presi d’assalto quasi quotidianamente da gente che, magari trovatasi in situazioni a rischio, vuole conoscere in tempi celeri il proprio stato di salute. I contagi ormai imperversano ovunque. A Vibo si hanno 160 casi conclamati, ma vi sono centinaia di persone in isolamento. Non va meglio in provincia.

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