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Riesplode a Crotone la vertenza della società Akrea. I sindacati chiedono certezze sul futuro

Proclamato lo stato di agitazione nell’azienda controllata dal Comune

I mezzi di Akrea impegnati nella raccolta notturna

Scoppia la protesta dei lavoratori di Akrea. Le quattro sigle sindacali che rappresentano i 105 dipendenti della partecipata del Comune hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della società. Alla base della decisione, come hanno spiegato in un un documento, Rino Scicchitano (Fp Cgil), Francesco Aprigliano (Fit Cisl), Fabio Tomaino (Uil) e Antonio Rocco (Flaica Uniti Cub), c’è la «valutazione negativa su alcune problematiche che, attualmente, investono il personale del settore». Nello specifico, è scritto nella missiva fatta recapitare al presidente dell’azienda in house Gianluca Giglio e, per conoscenza, al prefetto Maria Carolina Ippolito e al sindaco Vincenzo Voce, sotto accusa sono finiti: «l’organizzazione e l’inquadramento del personale»; la «sicurezza nei luoghi di lavoro»; il «servizio del verde pubblico»; le «isole ecologiche e il conferimento del materiale»; la «scadenza del contratto di servizio al 31 dicembre 2021 con il Comune di Crotone e risorse che vanta Akrea da parte della proprietà»; e infine, il «finanziamento regionale del progetto della differenziata». Ai rappresentanti dei lavoratori che avevano contestualmente chiesto un incontro per l’avvio della procedura di conciliazione, ha risposto il presidente Giglio che ha fissato il confronto per il 3 gennaio.

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