È stato convalidato l’arresto di Giuseppe Stasi, il pensionato 69enne che avrebbe sparato all'ex genero 34enne nella serata di martedì scorso ferendolo tra mandibola e collo. Nei confronti dell’uomo, che è indagato per tentato omicidio, il giudice ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere. Stasi, difeso dall’avvocato Gianni Russano, ha risposto all’interrogatorio davanti al giudice del tribunale del capoluogo e si sarebbe assunto la paternità dell’atto dicendosi però pentito e ravveduto di fronte a quel gesto d’impeto che sarebbe stato determinato da provocazione. L’indagato, che è incensurato, avrebbe anche manifestato la volontà di voler riparare in qualche modo al danno. Stando a quanto finora ricostruito dagli inquirenti, alla base del fatto ci sarebbe la fine della relazione tra la figlia del pensionato e il genero. Una situazione familiare che avrebbe acceso tensioni e che, secondo quanto ritenuto dagli investigatori, sarebbe infine sfociato nel ferimento.
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