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Guasto all’impianto Alaco, la solidarietà in soccorso del bisogno. Permangono i disagi in molti centri

A Dasà molti cittadini si sono messi a disposizione con autocisterne mentre il sindaco di Acquaro ha riaperto alcune fontane pubbliche chiuse da tempo. Disagi a Dinami, dove il problema è esploso domenica, dopo lo svuotamento dei serbatoi comunali, e dove si chiede la chiusura delle scuole per motivi igienico sanitari, come avvenuto a Dasà

Innumerevoli sono i disagi causati dal guasto alla condotta dell’Alaco, che da diversi giorni ha determinato la totale interruzione della fornitura di acqua per centinaia di migliaia di cittadini delle province di Vibo e Reggio. Un problema che ovviamente, era imprevedibile e non evitabile ma che, per le stesse ragioni, ha creato indescrivibili difficoltà alle famiglie, alle prese con anziani e ammalati da curare e accudire e piatti e pavimenti da lavare. A Dasà, a esempio, pur se la protezione civile fa spola diverse volte al giorno, la quantità del vitale liquido fornito non pare essere sufficiente a sopperire alle normali esigenze dei cittadini, che hanno dovuto ricorrere alle fontane pubbliche dei centri limitrofi, Acquaro in particolare. Qui a essere presa d’”assalto” è stata una fontanella nei pressi di viale Europa, un luogo con spazi ristretti che, nelle scorse ore, è stato assediato da persone accorse dalla vicina Dasà. Così, per impedire ingorghi e inutili assembramenti, e agevolare l’approvvigionamento, il sindaco del comune montano, Giuseppe Barilaro, ha fatto riaprire una pubblica fontana in piazza Marconi, chiusa da tempo (nonostante le varie richieste in senso contrario da parte dei residenti, vista la maggior freschezza dell’acqua che vi sgorga).

L’acqua necessaria, comunque, non è solo quella per uso potabile. Per questo alcuni cittadini di Dasà hanno messo a disposizione i propri mezzi e le proprie cisterne, che hanno riempito ai rubinetti dell’impianto usato per irrigare (non potabile), offrendosi di andare a casa di chiunque ne avesse avuto bisogno. È il caso di Mimmo Mammoliti che, spontaneamente, si è messo alla guida del proprio pickup e ha riempito un grosso contenitore, pubblicando un post sui social e offrendo di andare personalmente al domicilio di chiunque lo avesse chiamato al proprio numero. Sempre a Dasà la problematica ha costretto il sindaco, Raffaele Scaturchio, a un’ordinanza di chiusura di tutte le scuole, da lunedì 10 a mercoledì 12 gennaio, considerata l’incertezza nella risoluzione del guasto e i verosimili conseguenti disagi igienico sanitari che si verrebbero a creare per la popolazione scolastica. Stessa cosa viene richiesta a Dinami, dove, a quanto pare, il problema si è manifestato oggi, dopo lo svuotamento totale dei serbatoi comunali (disagi vengono denunciati nel comune capoluogo e nella frazione Melicuccà, mentre Monsoreto sembrerebbe essere autonoma da punto di vista idrico). In tal caso viene contestata da diversi residenti la mancanza di ogni comunicazione sulla problematica che, a quanto sembra, i cittadini non si aspettavano, visto che ci sono dei serbatoi comunali di recente costruzione che, a quanto dichiarato dagli stessi, hanno sempre sopperito al loro compito di approvvigionamento senza mai causare problemi di carenza idrica. In ogni caso ci si aspetta a breve, lo chiede tra gli altri l’ex vicesindaco Nino Di Bella, una ordinanza da parte del sindaco, Gregorio Ciccone, di chiusura delle scuole, visto anche l’alto e incontrollato tasso di positività al Covid. Il tempo stringe, è ora di agire.

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